La figura dell'assistente personale

Qualità necessarie di un’assistente personale

Discrezione

Professionalità

Responsibilità

Rispetto dei confini

Disponibilità

Empatia

Ariel-21-nov

Chi è l'assistente personale

La figura dell’assistente personale è di fondamentale importanza per la vita di una persona con disabilità.

La realizzazione concreta del diritto alla Vita Indipendente prevede la presenza di un importante facilitatore che è l’assistente personale, il quale rappresenta una delle risorse più importanti volte a garantire alla persona con disabilità l’autodeterminazione nella propria vita. L’assistente personale risponde quindi ai bisogni specifici della persona con disabilità che non è in grado di svolgere autonomamente le normali attività della vita quotidiana. In particolare, tale figura deve rispettare gli obiettivi di vita della persona con disabilità in un rapporto di lavoro che vede la persona stessa titolare della gestione della propria assistenza.

L’European Network on Independent Living (ENIL) così definisce l’Assistente Personale: «Il primo e più importante ausilio di cui le persone con disabilità necessitano per la loro libertà e per uscire dalla condizione di subalternità è l’Assistente Personale. In moltissimi casi l’Assistente Personale rappresenta la condizione senza la quale è impossibile parlare di uguali diritti e di autodeterminazione e grazie alla quale istituti, luoghi speciali e segregazione domestica diverrebbero inutili. È una figura professionale nettamente diversa da quel che è oggi in Italia l’assistente domiciliare, sia per formazione che per metodi di assunzione e di gestione. Si parla infatti di persone preparate a rispettare i princìpi della Vita Indipendente, tutelate da contratti dignitosi ed equi, assunte in forma diretta o consociata dalle persone con disabilità, addestrate dalle stesse persone con disabilità a svolgere le funzioni con esse pattuite. Soltanto rispettando queste indicazioni è possibile organizzare l’assistenza personale in modo da consentire la massima libertà di scelta, e quindi a rendere possibile ad ogni singolo utilizzatore di questi servizi il poter scegliere: DA CHI farsi aiutare; COME farsi aiutare; QUANDO farsi aiutare. Ogni compromesso in questo campo significa fallire, e per una persona con disabilità che non si veda riconosciuto questo diritto è come stare in istituto o in prigione».