Il quadro italiano in materia di Vita Indipendente

La situazione in Italia 

Vita Indipendente & Italia

La situazione in Italia non è ancora delle più virtuose. Infatti, in Italia, manca ancora una Legge completamente dedicata alla Vita Indipendente. La situazione è variabile a seconda della città in cui si vive. Quindi, l’erogazione dei fondi per Vita Indipendente in Italia va a fortuna.

Politiche sanitarie regionali

A seguito di differenti politiche sanitarie regionali e di diverse strategie di governance, sono soprattutto le regioni del Nord d’Italia ad aver sviluppato reti di servizi più articolate e integrate, a differenza delle regioni centrali e meridionali. 

Si sono, di fatto, delineate “due Italie” da un punto di vista dell’integrazione sociosanitaria. Nella prima i servizi hanno una maggiore copertura territoriale e volte a collaborare all’interno di reti di cui spesso fanno parte anche entità del terzo settore, dell’associazionismo e della società civile. Nella seconda la distribuzione territoriale dei servizi è meno capillare, le organizzazioni sono scarsamente interconnesse e persiste la centralità delle istituzioni ospedaliere. Il resto d’Italia è punteggiato da situazioni intermedie, come la Liguria, le Marche e l’Umbria, e da eccezioni come il Molise e la Valle d’Aosta che hanno rispettivamente il livello più alto e quello più basso di assistenza domiciliare.   

Legge Delega in materia di disabilità

Attualmente è stata approvata la Legge Delega in materia di disabilità. Essa contiene il nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità, in linea con la Convenzione Onu, che si baserà sulla valutazione multidisciplinare della persona, finalizzata all’elaborazione di progetti di vita personalizzati. 

Ma quali sono i contenuti nella riforma?

  • definizioni della condizione di disabilità, riassetto e semplificazione della normativa di settore;
  • accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, unificando tutti gli accertamenti concernenti l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’handicap, anche ai fini scolastici, la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità;
  • valutazione multidimensionale della disabilità, progetto personalizzato e vita indipendente;
  • informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
  • riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità; 
  • istituzione di un Garante nazionale delle disabilità

Ricorda

Il Progetto di Vita Indipendente non è l’unica politica socio assistenziale a sostegno della domiciliarità. Qui se ne elencano alcune:

  • Assegno di cura;
  • Fondo per la Non Autosufficienza (FNA);
  • Dopo di noi.